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15 Febbraio 2025

La partita dei redivivi.

La partita dei redivivi.

Ci sono partite che avvengono quasi inconsapevolmente, ma che arrivano ad incarnare momenti topici. Sabato 15 Febbraio si è concretizzato uno di questi momenti al PalaMolza di Modena.

La squadra locale del Modena ospitava fra le mura amiche la prima della classifica, il Chieti,  che scendeva sul palquè di Modena con la consapevolezza della prima della classe e soprattutto con una dote di punti (16) che era esattamente il doppio di quella modenese (8).

Tanto  per chiarire ulteriormente il contesto, il Modena dava l’impressione di stare attraversando un momento delicato di involuzione tecnica tanto che l’ultima vittoria stava sbiadendo nel ricordo di un lontano 30 novembre 2024 contro la squadra pugliese dell’’Altamura e la classifica, dopo un promettente inizio, cominciava a diventare preoccupante.  I ragazzi modenesi nelle ultime partite erano apparsi sbiaditi, sottotono, con un approccio superficiale e con un rendimento nettamente al di sotto delle loro reali possibilità.

Si potevano addurre alibi e circostanze attenuanti, ma la realtà era quella di una squadra un po' persa che cominciava a soffrire il confronto con squadre che apparivano sempre più attrezzate. A questo si  aggiungano le numerose assenze per malattie ed infortuni, ultimo dei quali l’infortunio dell’allenatore Sgarbi che a Dicembre accusava la rottura di un sottorotuleo che lo condannava a mesi di inattività forzata e proprio nel momento più basso e difficile di questa parabola scendeva al PalaMolza la squadra forse più forte e competitiva del campionato, in ogni caso la prima della classifica, il Chieti.

Partita che sembrava  già scritta, con un risultato predestinato, ma così non è stato perché i ragazzi modenesi si sono finalmente rimboccate le maniche e hanno dato vita a una partita spettacolare e bellissima in cui i primi della classe sembravano proprio essere loro.

D’altronde si sa, in ogni partita di Pallamano c’è una componente psicologica e caratteriale che può essere quantizzata in un 30% e per una volta i modenesi hanno sfoderato tutto il loro repertorio , non solo tecnico, ma anche emotivo, caratteriale  recuperando il credito della sfortuna incombente nelle ultime partite disputate.

E così si è presentata in campo una formazione rimaneggiata, non all’apice del rendimento che metteva insieme giovani esordienti, recuperi dall’infermeria , un allenatore stampellato che ricordava il bersagliere ’Enrico Toti della prima guerra mondiale , un secondo allenatore parcheggiato da 4 anni  presso la concessionaria “Usato Garantito” con la funzione di seconda stampella.  Eppure, nonostante ciò , una volta tanto non si respirava paura o preoccupazione, ma incosciente e goliardica voglia di vincere una partita che poteva apparire impossibile, ovvero le partite più belle da vincere! E così è stato!

Probabilmente è stata la partita più bella disputata quest’anno al PalaMolza, una partita aperta incentrata su velocità, ripartenze, aggressività, aperta fin da subito ad ogni risultato. E’ il Modena che parte comunque lancia in resta e si porta avanti nei primi minuti grazie anche alle parate di un fantastico Carretti. Solo all’8° minuto del primo tempo il Chieti passa avanti per la prima e unica volta in tutta la partita. Poi è di nuov modena e ancora Modena che non cede spazi agli attacchi degli avversari e anzi allarga inesorabilemte il proprio vantaggio appoggiando alle parate di uno strepitoso Carretti in giornata formato miracolo. Sostenuta in attacco dai redivivi Pugliese (9 gol) e da Vaccari (6 gol), e appoggiandosi al coraggio e alle spalle larghe di capitan Turrini e Pollastri in difesa, il Modena chiude meritatamente in vantaggio il primo tempo (19/17) fra la sorpresa degli avversari e l’entusiasmo del pubblico locale. Nel secondo tempo  non avviene nessun cedimento dei gialloblu, nonostante tutti i tentativi del Chieti. La PantareiModena sembra una squadra di professionisti che organizza e gestisce tempi in modo impeccabile e nonostante i marchigiani provino a forzare i tempi in tutti i modi la fortuna continua ad arridere ai colori gialloblu che guadagnano nella parte centrale del secondo tempo un promettente +4.

A dieci minuti dalla fine il Chieti accelera ulteriormente i ritmi e riesce a portarsi sul –1 (25/24) rintuzzato con 4 minuti formidabili dei modenesi che ritornano ad allargare la forbice del vantaggio (30/25) .Gli ultimi 10 minuti sono da cardiopalmo, si giocano sul filo dell’irruenza, della velocità, delle sospensioni temporanee, delle invenzioni tattiche insolite. Il pubblico stesso non ci capisce più niente: negli ultimi 4 minuti, ancora a rischio il risultato grazie a un Chieti tarantolato che non concede né spazio né tempo ai modenesi e cerca l’impresa  dell’ultimo recupero negli ultimi minuti, ma l’impresa vera la compie invece il Modena che gioca il Jolli togliendo il portiere dal campo nelle fasi di attacco per poter avere un uomo in più in attacco per controbattere all’asfissiante aggressività dei marchigiani.

Mossa azzardata e rischiosa, ma che premia il coraggio di Enrico Toti, pardon, di Francesco Sgarbi liberando un incredulo Prandi appena salito in campo che per ben due volte non fallisce dall’angolo contromano con due gol che sembrano disegnati col goniometro. Finalmente la sirena finale sancisce un 36/33 a favore dei gialloblu che tornano finalmente a riassaporare il sapore del successo.

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